Il pannello fotovoltaico sarà collegato elettricamente ad un regolatore di carica; contrariamente a quanto si è soliti pensare, la batteria non è completamente caricata quando viene raggiunta la tensione finale di carica, per cui il flusso di corrente non dovrebbe essere interrotto. Continuando a tenere l’accumulatore sotto carica, lo stesso inizierà a riscaldarsi, causando la formazione di un gas che, a lungo andare, porta ad un consumo dell’elettrolita e, di conseguenza, ad un danno irreversibile della batteria.
Il regolatore di carica, pertanto, provvederà a ridurre progressivamente il flusso di corrente nella batteria, tanto quanto basta per non superare la tensione finale di carica ed evitare il danneggiamento dell'accumulatore.
Alcuni strumenti sono dotati di regolatore di carica interno, per poter ricaricare correttamente un accumulatore esterno tramite pannello fotovoltaico, in grado di alimentare la strumentazione stessa in assenza di rete elettrica 220 VAC; per la strumentazione non dotata di tale sistema interno, è possibile utilizzare un regolatore di carica esterno.
Durante il normale funzionamento, invia tutta la corrente prodotta dai pannelli fotovoltaici alla batteria da caricare.
Non appena la batteria raggiunge la tensione di fine carica, il regolatore inizia a ridurre la corrente erogata dai pannelli, in modo tale da mantenere sempre la batteria a tensione costante, fino al raggiungimento del 100% della carica.
Se durante questa fase di carica viene collegata un’utenza, il regolatore permette il passaggio di una quantità maggiore di corrente, consentendo ai pannelli fotovoltaici di alimentare l’utenza e di mantenere sempre costante la tensione dell'accumulatore di corrente elettrica. |