L'ACQUA |
DELLA PISCINA |
Sarà necessario assicurarsi della corrette caratteristiche chimiche, fisiche e batteriologiche dell'acqua durante tutte le fasi del suo utilizzo, partendo dal riempimento fino allo scarico. |
ACQUEDOTTO |
E' il metodo più sicuro per riempire una piscina, in quanto l'acqua ha già le caratteristiche chimiche, fisiche e batteriologiche compatibili con l'utilizzo in piscina. |
AUTOBOTTE |
Prima di riempire la piscina è buona norma effettuare un'analisi chimico-fisica-batteriologica dell'acqua, in modo da poter identificare eventuali parametri da correggere prima della balneazione. Questo tipo di riempimento solitamente richiede di un trattamento chimico e di filtrazione molto intenso per poter rendere l'acqua idonea all'utilizzo in piscina. |
POZZO |
Anche in questo caso, prima di riempire la piscina, è buona norma effettuare un'analisi chimico-fisica-batteriologica dell'acqua per stabilire se essa è idonea all'utilizzo in piscina. Ad esempio, la presenza di un'alta concentrazione di metalli come Ferro, Rame e Manganese causeranno problemi di colorazione anomala dell'acqua una volta che quest'ultima sarà venuta a contatto con un'ossidante come l'ipoclorito, oppure una durezza eccessiva dell'acqua causerà incrostazioni e precipitati in vasca. Per eliminare questi problemi sarà necessario attuare idonei trattamento di condizionamento dell'acqua. |
DUREZZA |
Indica la concentrazione di ioni Calcio e Magnesio presenti in acqua. L'acqua di una piscina è soggetta a continue variazioni del pH e della temperatura che, insieme alla naturale tendenza della durezza a precipitare, causerà la formazione di calcare, che si depositerà sul sul fondo della vasca, sulle pareti, sugli accessori, nelle tubazioni e nel filtro, fino ad arrivare alla completa ostruzione del sistema di circolazione e filtrazione. In questi casi è raccomandabile, pertanto, l'utilizzo di sostanze chimiche appositamente create per evitare la precipitazione della durezza e, quindi, la formazione del calcare; a causa dell'evaporazione, della presenza dei bagnanti e del controlavaggio del sistema di filtrazione, sarà periodicamente necessario aggiungere nuova acqua in piscina, con la necessità di ripetere nuovamente il trattamento anticalcare. Per evitare l'aggiunta manuale di uno stabilizzante della durezza, potranno essere utilizzati sistemi di addolcimento che provvedano ad eliminare dall'acqua gli ioni Calcio e Magnesio e, di conseguenza, il calcare. Nel caso in cui l'acqua di riempimento provenisse da un pozzo, un addolcitore correttamente dimensionato potrà fornire l'acqua anche alle utenze domestiche. |
ALCALINITA' |
L'alcalinità indica la concentrazione di carbonati presenti in acqua; essi devono essere presenti in una quantità compresa tra 80 e 130 ppm ( mg/l ); una quantità inferiore rende l'acqua molto aggressiva per i bagnanti e per gli accessori della piscina, mentre una quantità troppo elevata rende difficoltoso regolare il pH dell'acqua. |
TORBIDITA' |
Qualora l'acqua provenga da un pozzo, potrebbe essere necessario provvedere ad una pre-filtrazione, in modo da evitare che terra e piccoli detriti possano essere immessi in vasca. |
METALLI |
La presenza di un'alta concentrazione di metalli come Ferro, Rame e Manganese, oltre ad essere nociva per il contatto umano, intorbidirà ed altererà la normale colorazione dell'acqua una volta che quest'ultima sarà venuta a contatto con un'ossidante come l'ipoclorito. Per evitare la comparsa di questo fenomeno sarà necessario utilizzare un sequestrante di metalli, che eviterà l'ossidazione e la precipitazione di tali metalli in presenza di ipoclorito. A causa dell'evaporazione, della presenza dei bagnanti ed al controlavaggio del sistema di filtrazione, sarà periodicamente necessario aggiungere nuova acqua in piscina, con la necessità di ripetere nuovamente il trattamento. Per ovviare alla necessità di ripetere il trattamento ad ogni rabbocco di acqua, potrete valutare la possibilità di utilizzare sistemi di deferrizzazione che, se correttamente dimensionati, potranno fornire acqua potabile anche alle utenze domestiche. |
FILTRAZIONE |
Permette di eliminare terra, sabbia ed altro particolato che, oltre ad intorbidire l'acqua, funge di nucleo di accrescimento per eventuali contaminazioni microbiologiche presenti in acqua. L'acqua viene fatta fluire attraverso un sistema di filtrazione che, forzando il passaggio attraverso un letto di sabbia oppure di zeoliti ( dotate di un potere adsorbente e, quindi, più efficaci della sabbia ), trattiene i colloidi ed componenti inquinanti grossolani ( pelle, saliva, cosmetici, sapone e grassi della pelle ) che, come visto, sono una delle cause della torbidità dell'acqua |
FLOCCULAZIONE |
L'efficacia del sistema di filtrazione può essere incrementata dosando prodotti flocculanti ( Solfato di Alluminio, Cloruro Ferrico, Clorosolfato Ferrico, Poli-Idrossicloruro di Alluminio, Poli-idrossiclorosolfato di Alluminio, ed Alluminato di Sodio ). Le concentrazioni di Ferro ed Alluminio ( contenuti nei flocculanti ) nell'acqua della piscina non devono superare i valori prescritti per le acque potabili; una presenza eccessiva di tali sostanze ne denota una fuga dal sistema di filtrazione, con il rischio che insieme ad esse vengano reimmesse in vasca le impurità trattenute dai filtri |
RAGGI U.V. |
Un impianto di filtrazione può essere affiancato da un sistema di disinfezione tramite lampade U.V.; i raggi ultravioletti contribuiranno alla distruzione delle clorammine e provvederanno ad un primo trattamento di disinfezione dell'acqua, ossia ad una "sgrossatura" della carica microbica presente in vasca. Sarà comunque necessario procedere con successivi trattamenti chimici in modo da garantire la piena balneabilità dell'acqua, in quanto:
|
I sistemi di trattamento chimico dell'acqua provvedono:
È importante regolare tutti i seguenti parametri, in quanto l'efficacia di ogni trattamento richiede la corretta regolazione degli altri parametri. I principali parametri chimici da regolare sono: |
pH |
E' senza dubbio il parametro più importante da regolare nell'acqua di una piscina, in quanto da esso dipende l'efficacia di tutti gli altri trattamenti effettuati, la longevità degli accessori ( specialmente quelli metallici ) ed il piacere della balneazione.
Tendenzialmente, la presenza di bagnanti in acqua e l'uso di disinfettanti alcalini ( Ipoclorito di Sodio ) tendono a far aumentare il pH, viceversa l'uso di Dicloroisocianurato e Tricloroisocianurato tendono a ridurlo, ma comportano il problema dell'accumulo di Acido Isocianurico ( una sostanza che riduce protegge il cloro dall'azione dei raggi UV ma che, una volta accumulata, riduce l'efficacia del cloro stesso ). Da ciò consegue la necessità di una regolazione continua e precisa del pH, attuabile tramite una serie di sistemi che, automaticamente, provvederanno a misurare e regolare tale parametro. Per diminuire il pH dell'acqua di piscina si è soliti utilizzare l'Acido Solforico in quanto, al contrario dell'Acido Cloridrico, non produce cloruri che, se in eccesso, rendono difficoltoso lo scarico delle acque seconda normativa. |
TORBIDITA' |
La presenza di solidi in sospensione causa un antiestetico intorbidimento dell'acqua ed è indice della presenza di sostanze organiche e colloidali, come pelle, saliva, cosmetici, sapone e grassi della pelle, che ostacolano l'azione dei disinfettanti e che possono rappresentare nutrimento e ricettacolo per batteri. L'intorbidimento può essere causato:
La Torbidità della vostra piscina può essere misurata e regolata tramite appositi sistemi di misurazione della Torbidità |
DISINFETTANTE |
Viste le contaminazione alle quali è sottoposta l'acqua di una piscina è di fondamentale importanza monitorare, specialmente nelle piscine pubbliche ( comunali, di hotel, agriturismi o case vacanza ), alcuni indicatori della contaminazione microbiologica:
La loro assenza, tuttavia, non esclude la presenza di cisti di protozoi più resistenti ai disinfettanti. La sua presenza causa al bagnante rush cutanei, infezione delle ferite e delle vie urinarie, degli occhi e delle orecchie. La sua presenza causa al bagnante infezioni delle vie respiratorie ed urinarie, otite, infezione delle cornee e dei follicoli piliferi. In natura tende a colonizzare sorgenti, sia di acqua fredda che di acqua termale, fiumi, laghi, vapori e terreni. Da tutti questi luoghi, il batterio risale fino alle condotte cittadine ed agli impianti idrici, sia pubblici che privati, e si annida nelle tubature, nei serbatoi ed anche nelle piscine. La trasmissione all’uomo avviene esclusivamente inalando goccioline di acqua infetta dal batterio; risulta evidente, quindi, come siano rischiosi gli ambienti umidi, i boiler, i serbatoi, le docce, gli ambienti nei quali è presente aria condizionata ed umidificata, le vasche idromassaggio, gli irrigatori, le fontane, ecc. Per contrastare la diffusione di questo batterio è indispensabile il trattamento dell’acqua con un ossidante, come il Cloro oppure il Biossido di Cloro, in grado di disinfettare l’acqua. |
Per eliminare tutte le contaminazioni microbiologiche di cui sopra, devono essere utilizzate sostanze disinfettanti, in grado di rendere balneabile l'acqua. Sono disponibili molte tipologie di disinfettanti, ciascuno con i propri vantaggi e svantaggi:
Con la reazione A, lo ione Na+ si lega a ioni OH- presenti in acqua ( H2O ), originando Idrossido di Sodio ( NaOH, che contribuisce ad aumentare il valore del pH ) ed Idrogeno, mentre gli ioni Cl- tenderanno a legarsi ed a formare Cloro Gas ( Cl2 ). Con la reazione B, parte degli ioni Na+ si legherà all'Ossigeno ( O2 ) contenuto nell'acqua, originando Ipoclorito di Sodio ( NaClO ) e Idrogeno ( H2 ). Il Cloro gas formatosi dalla reazione A e l'Ipoclorito di Sodio formatosi con la reazione B disinfetteranno l'acqua della piscina, con il vantaggio di produrre in loco il disinfettante senza la necessità di doverlo stoccare in altro luogo in attesa dell'immissione in vasca. I problemi relativi all'utilizzo di questa soluzione sono:
|